Non ce l’ha fatta Massimo Labia, 55 anni, dipendente della Telecom che ieri era rimasto gravemente ferito mentre allacciava una linea telefonica in un capannone a Sozzigalli di Soliera. L’uomo, originario di Foggia ma residente da tempo a Carpi, a due giorni dalla pensione era caduto da un’altezza di circa 3 metri. Trasportato d’urgenza dal 118 all’ospedale di Baggiovara, oggi è scattata la verifica per dichiarare la morte cerebrale, dopo che il primo esame ha evidenziato un encefalogramma piatto. Indagano sull’accaduto carabinieri e medicina del lavoro, mentre la Cisl, a fronte di questa tragedia, chiede di estendere a tutte le lavorazioni in quota il protocollo anticadute, attivo da anni nel settore ceramico. 15enne ustionato è fuori pericoloE invece restano gravi le condizioni di Andrea Felloni, il 15enne di Massa Finalese rimasto ustionato ieri pomeriggio nel garage di casa, in via Mascagni 8: il ragazzo però, secondo i medici del Centro grandi ustionati di Parma, non sarebbe in pericolo di vita. Ricoverato in rianimazione, la prognosi è ancora riservata e domani sarà sottoposto a intervento per le ustioni, ma non ci sono complicazioni polmonari. Prognosi di 20 giorni poi per il padre Angelo Felloni, 42 anni, che ha riportato ustioni sul 20% del corpo. Da una prima ricostruzione, ma i vigili del fuoco stanno ancora analizzando l’accaduto, padre e figlio stavano lavorando su di uno scooter, in garage. Improvvisamente è divampata una fiammata. Leggera intossicazione anche per la madre del ragazzo, Sonia Bergamini.
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